Diciottesima poesia di una serie composta da Antonio Petracchi, che EccociToscana sta qui pubblicando in una rubrica apposita
di Antonio Petracchi
Vedo
le tue mani nella terra,
l’occhio che cerca
che traccia il segno con la matita
il piede che si affretta sulla soglia
Vedo
pacchi di disegni e bozzetti che,
ora come orfani aspettano.
Sento quei calchi spezzati come corpi costretti a lasciare l’anima e a fidarsi del vento
Sento la carezza sul cuore della vita.
Grazie Biagio