7a5e1313 4969 453e b53e 1e9687648e24

“Mare di me” – raccolta di poesie di Giovanna Poma

Un mare che accoglie, che parla, che restituisce voce ai silenzi dell’anima.
Con la raccolta di poesie “Mare di me”, Giovanna Poma ci invita a un viaggio intimo e profondo, un percorso di esplorazione e consapevolezza dove il mare diventa simbolo di nascita, memoria e forza vitale.

Attraverso un linguaggio evocativo e immagini naturali, l’autrice affronta i grandi temi dell’esistenza — il tempo, la memoria, l’amore, la perdita e la ricerca di sé — intrecciando metafore marine e paesaggistiche che raccontano il ciclo della vita, le sue contraddizioni e la continua trasformazione interiore.
La poesia di Giovanna Poma celebra la forza e la resilienza umana, dando voce a un animo irrequieto ma consapevole, fortemente connesso alla natura e ai luoghi dello spirito.

Le liriche, spesso rivolte a figure significative, creano un’intimità emotiva e un dialogo introspettivo con il lettore.
Il mare, presenza potente e ricorrente, emerge come simbolo dell’inconscio, dell’infinito e della profondità dell’anima, diventando specchio dell’essenza stessa della poetessa.

Lo stile di Giovanna Poma si distingue per una fusione armonica di introspezione, simbolismo, musicalità e intensa carica emotiva, invitando chi legge a riflettere, a riconnettersi con la natura e a cercare un significato più profondo della vita.
La sua parola poetica, fluida e ritmica, svela un travaglio interiore e un continuo stupore verso l’esistenza, restituendo alla poesia la sua funzione più autentica: narrare l’anima e le sue maree.

La poesia “Mare di me” che dà il titolo all’opera:

Mare di me

Affondano radici nell’attico del mio cuore

Quelle stagioni

E quegli istanti densi, belli, dolorosi e strazianti

Che uno sull’altro hanno stratificato

Forgiando un di me

Come ferro sul fuoco della vita

Immemori del tempo

Dal magma svettanti

Custodisco colonne

Sono quei giorni, quei momenti topici che hanno segnato

Una conquista, una perdita, una sfida,

Una nuova consapevolezza

Nel vaso traboccante del vissuto

Ho vinto

Ho perso

Mi sono battuta

Ho amato

Ho donato il mio tempo

Con la brama e l’ardore

Di chi non si risparmia

E crede

E desidera

E ambisce

E non si arrende

E adesso nella mia casa regna la pace

Tutto d’intorno ha il senso di ciò che dentro m’appartiene

No, non sono le cose, gli oggetti volubili e vacui

Di cui sento l’impellenza di un distacco

Parlo di un’anima irrequieta

Che ha trovato ragione di sé

Di quel chi sei che è memore

Di tutto ciò che intrinsecamente

E sacralmente le appartiene

Ebbene sì

Ho fatto pace

Il mare di me

È un moto gaudente

Mi siedo di fronte

E lascio la mente

Sono mare

Finalmente

Io sono il mare

thumbnail poma cover ok